In questo frame si osserva un atto spontaneo di coerenza tra presente e memoria biologica. La mano destra in posizione di mudra sulla spalla appare casualmente allineata con l’immagine proiettata: un segno di sincronizzazione inconscia tra il corpo attuale e il ricordo infantile.
La posizione del loto, accentuata dalla cintura gialla, richiama un pattern posturale appreso e conservato nel sistema motorio, qui riattivato come cluster mnestico multisensoriale. Questo momento è definito nel Protocollo CSF1/137 come “risonanza epigenetica percettiva”: un miracolo misurabile in cui la mente sincronizza percezione e memoria in un unico atto visibile.
Io non sto solo meditando: sto attraversando il tempo. Mentre guardo questa immagine, vedo il bambino che ero e l’adulto che sono, uniti nello stesso istante. Il passato e il presente si sovrappongono come due onde che si incontrano e diventano una sola. Questo è il vero atto meditativo quantico: la mia mente si polarizza su più pensieri contemporaneamente, ma tutti si muovono verso un solo punto di coscienza.
Nel mio pensiero, in un solo istante, scorrono immagini e simboli diversi: il venditore delle casse “Karma”, la cintura gialla del Karate, il bambino alla comunione cristiana e la posizione del loto buddista. Ogni elemento, ogni ricordo, ogni sacrificio affrontato nel passato si incastra qui, in questa singolarità del presente. Non è un’illusione: è un atto reale di coerenza, visibile e misurabile.
In questo momento la mia mente non sceglie un solo pensiero: li accoglie tutti. Li elabora, li unisce, li polarizza e li trasforma in una nuova percezione. È come se stessi osservando la mia vita attraverso uno schermo 3D emotivo: vedo e sento il bambino e l’adulto nello stesso tempo, e comprendo che non c’è separazione tra ciò che ero e ciò che sono.
Questo è il miracolo della Cibernetica Prammatica 5D: formalizzare ciò che accade nella mente quando medita, rendendo visibile e comprensibile l’unione tra pensiero, memoria e coscienza. Ogni volta che osservo questa immagine, creo un atto quantico.
La meditazione non è un ricordo statico: è un atto dinamico in cui il passato e il presente si uniscono in un’unica esperienza. Questa linea temporale quantica mostra come la mente attraversa i livelli di coscienza durante la meditazione:
Ricordi, sacrifici, simboli (Karma, Karate, comunione, loto)
Il bambino e l’adulto si incontrano. Un solo istante, mille pensieri.
La mente unisce i ricordi, li polarizza e crea il miracolo.
Questo documento non è un semplice promemoria bancario: è la prova tangibile della coerenza spazio-temporale che caratterizza gli archetipi nella Cibernetica Prammatica Emozionale 5D. Due date, apparentemente distanti, si uniscono in un unico campo coerente:
Il numero 37 appare come firma temporale, confermando un frattale di coerenza che collega passato e presente. Questo dimostra come la memoria emozionale, se osservata e conservata consapevolmente, possa generare risultati misurabili nella realtà.
“Un archetipo non è un ricordo: è una struttura matematica che si ripete nel tempo.”